Nella cronaca parlamentare ricorre periodicamente all’attenzione dell’opinione pubblica lo strumento della mozione di sfiducia, previsto dal sistema parlamentare italiano, che consente al Parlamento di manifestare la propria disapprovazione nei confronti dell’operato di un membro del governo (a livello individuale) o contro l’intero esecutivo (a livello collettivo). Si tratta di un atto parlamentare che ha effetti politici e istituzionali.
Il 1° gennaio 2025 è entrata in vigore una riforma significativa del Regolamento della Camera dei Deputati, approvata il 16 ottobre 2024 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 21 ottobre 2024. Tale revisione, che sostituisce il testo in vigore dal 2023, è finalizzata a migliorare la funzionalità dell’istituzione parlamentare, introducendo misure tecniche e procedurali per snellire i lavori e favorire un utilizzo più efficace degli strumenti parlamentari.
Con l’inizio del nuovo anno, il Parlamento riprende a pieno ritmo le sue attività, e uno degli strumenti centrali di questa fase è il calendario dei lavori parlamentari. Spesso considerato un aspetto puramente tecnico, il calendario è in realtà il riflesso delle dinamiche politiche e istituzionali del momento, un vero e proprio termometro del rapporto tra maggioranza, opposizione e Governo.