
Il 1° gennaio 2025 è entrata in vigore una riforma significativa del Regolamento della Camera dei Deputati, approvata il 16 ottobre 2024 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 21 ottobre 2024. Tale revisione, che sostituisce il testo in vigore dal 2023, è finalizzata a migliorare la funzionalità dell’istituzione parlamentare, introducendo misure tecniche e procedurali per snellire i lavori e favorire un utilizzo più efficace degli strumenti parlamentari.
Le modifiche riguardano principalmente i tempi della discussione in aula, con l’obiettivo di razionalizzare l’iter legislativo.
Tempi per la discussione generale: La durata massima degli interventi in discussione generale è stata ridotta a dieci minuti per ciascun deputato (eliminando la disposizione di carattere generale che prevedeva una durata massima di trenta minuti per i singoli interventi svolti nel corso di una discussione generale). In caso di un solo deputato iscritto a parlare per un gruppo, il tempo di intervento è raddoppiato a venti minuti. Per le discussioni su mozioni di fiducia, sfiducia, progetti di legge costituzionale ed elettorali, gli interventi sono estesi a trenta minuti.
Discussione sugli emendamenti: La modifica più significativa riguarda la discussione sugli emendamenti, dove ora ogni gruppo può esprimere un intervento unico sul complesso degli emendamenti presentati su tutti gli articoli di un progetto di legge. L’intervento ha una durata massima di dieci minuti, elevata a trenta minuti per i provvedimenti in materia costituzionale o elettorale. Questa nuova regola allinea la discussione sugli emendamenti in legge ordinaria con quella già prevista per i decreti-legge. Prima, il regolamento consentiva a ciascun deputato di interventire sul complesso degli emendamenti presentati ad ogni singolo articolo.
Razionalizzazione dei tempi: Inoltre, sono stati introdotti limiti specifici anche per la discussione degli articoli e per la dichiarazione di voto su ciascun emendamento e articolo, mantenendo il limite di cinque minuti per ogni gruppo.
Le modifiche al regolamento puntano quindi a rendere più efficienti i lavori parlamentari, riducendo la durata complessiva dei dibattiti e semplificando la gestione delle discussioni, generando una maggiore efficienza del processo legislativo.